Incontro con Giulio Pantoli indietro
RAVENNA, 18 Aprile 2012 Giulio Pantoli :
"Una vita tra le rose", Società Editrice Il Ponte Vecchio: il libro che Pantoli ha scritto.
La riunione alla Casa Matha con Giulio Pantoli non ha rappresentato soltanto un omaggio ad un socio emerito ma
ha voluto anche essere un doveroso riconoscimento alla realizzazione di un sogno, da lui inseguito e raggiunto con impegno, intelligenza e spirito di sacrificio.
Giulio Pantoli scrive nell'introduzione al suo libro "Una vita tra le rose" : «...Mi farebbe piacere se qualcuno
spinto da questo opuscolo, cominciasse a dedicarsi all'ibridazione perchè è un percorso che porta alla scoperta
della bellezza, dato che non esiste al mondo un fiore che abbia il fascino della rosa...».
La sua storia inizia nel 1938; a sedici anni, apprendista a Bologna presso Bonfiglioli, uno dei rari creatori italiani di
rose, cominciò ad assimilare la tecnica dell'incrocio fra due varietà fino ad arrivare all'ibridazione e il desiderio di
creare una rosa sua non lo abbandonò più.
Oggi la sua "Cà dal Ros" a Castiglione di Ravenna ha, tra le innumerevoli piante di rose, anche i suoi ibridi, cui ha
dato i nomi a lui più cari. Pensiamo alla rosa "Bella Ciao", che ha generosamente donato alla città e ricorda il suo intervento nella Resistenza e la difficile ripresa del suo percorso di ibridatore nel duro periodo del dopoguerra.
Ha dedicato una rosa anche alla nostra Associazione nella persona della presidente, Mariella Calderoni e il
Garden Club non a caso, ha come simbolo questo fiore che tanti significati ha nella mitologia e nell'arte
sacra e profana.
E' stato molto interessante seguire attraverso filmati, i lunghi e complessi tempi dell'ibridazione e ascoltare i consigli
che l'autore dava ai numerosi convenuti presenti. Un angolo della sala era completamente occupato dalle sue rose; possiamo chiamarle rose romagnole.
Oggi le sue creazioni sono riprodotte e commercializzate da due vivaiste, che Giulio Pantoli ha scelto per la loro specifica competenza: Monica Cavina del vivaio "Viva Verde" di Imola e Anna Maria Sgarabottolo
del vivaio "La Campanella" di Padova.
Erano presenti con numerosi esemplari dai fiori in boccio di vari colori ed hanno contribuito con i loro interventi a
rendere ancora più completa e gradevole questa nostra iniziativa.