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Garden Club

Gita a Sansepolcro - ABOCA indietro

Sansepolcro, 4 maggio 2013

Particolarmente interessante la gita a Sansepolcro per visitare Aboca 
Entrare nelle strutture di un’azienda agroindustriale dotata di circa 1000 ettari di terreno fra collina e pianura, visitare le piantagioni di erbe medicinali, rende evidente come natura e salute siano strettamente correlate.
Siamo arrivati a metà mattina a Sansepolcro (AR), capoluogo amministrativo della Valtiberina posto al crocevia di quattro regioni : Toscana, Marche, Umbria ed Emilia Romagna, importante luogo di riferimento e di integrazione culturale.
Lì ci attendeva la guida che ci ha introdotto con competenza alla scoperta del grande complesso industriale di Aboca, attivo dal 1978 quando ancora in Italia e in Europa non esistevano strutture simili né riferimenti legislativi precisi.
Oggi i prodotti di Aboca (il termine deriva da Abiga, antico nome dialettale di Carnespizio, pianta medicinale utilizzata in antichità) sono commercializzati in numerosi stati europei con un’espansione in continua crescita.
Siamo entrati in un giardino dalle aiuole estremamente curate, con piante in vasi di cotto alternate a sculture in sasso e abbiamo individuato diverse piante officinali.
Essendo sabato, gli uffici erano solo in piccola parte utilizzati; il silenzio e la solitudine del luogo rendevano così ancor più suggestivo passeggiare nei viali, ammirando la folta vegetazione del paesaggio toscano. 

  

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


La guida aveva predisposto per noi un esperimento interessante: la preparazione di uno sciroppo con prodotti naturali.
Divertiti ci siamo divisi in gruppi, abbiamo indossato un camice da laboratorio ed abbiamo lavorato le dosi, seguendo le istruzioni della ricetta proposta. Da ultimo il prodotto è stato imbottigliato in piccoli contenitori, dandoci la soddisfazione di aver realizzato un buon lavoro.
Molte scolaresche di ogni ordine e grado vengono coinvolte nella preparazione di prodotti a base di erbe come sciroppi e creme.
Questi esperimenti botanici uniti ai corsi di aggiornamento per farmacisti e medici, provano come l’azienda sia aperta al territorio e curi i rapporti con l’esterno attraverso un marketing moderno e fortemente incisivo.

 

 Alcuni gruppi di lavoro...
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 Barbara..... la nostra guida

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa la ricetta dello sciroppo balsamico (GRINTUSS) per tosse secca e grassa che abbiamo preparato con l'aiuto di Barbara (le dosi degli ingredienti sono per 3 persone e quindi per produrre 3 bottigliette da 100cc circa l'una):

255 gr di miele di acacia o di altro miele decristallizzato

25 gr di acqua

mescolare i due ingredienti a lungo, quindi aggiungere:

1/2  cucchiaino di elicriso in polvere

6 gr  di piantaggine lanceolata

1/2  cucchiaino di grindelia in polvere

7 gocce di olio essenziale di eucalipto

5 gocce di olio essenziale di anice stellato

5 gocce di olio essenziale di limone (unico conservante).

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Alcuni consigli utili dispensati da Barbara:

1-  1 goccia di olio essenziale di rosmarino nell'ambiente favorisce la concentrazione

2-  1 cucchiaio di miele + 1 cucchiaino di acqua mescolati formano acqua ossigenata

3-  1 rametto di rosmarino nell'olio che frigge assorbe le sostanze cancerogene (in particolare per il seno)

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Una lunga passeggiata nella zona collinare ci ha fatto capire la vastità delle piantagioni: biancospino, lavanda, elicrisio. Abbiamo ammirato in modo particolare un campo di rosmarino.

 
 
 rosmarino selezionato da Aboca
 
 
 campi di grindelia
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attraversata una strada, siamo entrati in un parco ricco di reperti di antiche attrezzature per la lavorazione dei prodotti agricoli.Ricordiamo che l’economia del territorio è particolarmente fiorita nei secoli XIV e XV grazie alla coltivazione del guado, una pianta usata nella tintura delle stoffe e commercializzata nei vicini porti adriatici.
Abbiamo ammirato la bella villa dei proprietari all’interno del parco; è raffigurata nel logo di Aboca e rappresenta simbolicamente il punto da cui è partita questa grande avventura.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 il gruppo del Garden Club            
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non poteva mancare una pausa pranzo. L’Osteria “Il Giardino di Piero” a Sansepolcro ci ha permesso di rilassarci in un ambiente rustico e accogliente. Il riferimento a Piero non era casuale; il logo dell’Osteria riporta l’immagine del più famoso “borghese” dall’antico nome del Comune Borgo di Santo Sepolcro, Piero della Francesca.
Passeggiando nel centro storico, abbiamo visto la sua casa, il monumento a lui dedicato, il Museo Civico, che riordinato nel 1992 in occasione del quinto centenario della nascita, espone le sue opere più importanti. Famoso è il grande affresco della Resurrezione, capolavoro della piena maturità di questo artista rinascimentale.
La nostra meta era il palazzo Bourbon Del Monte, che dal 2002 ospita l’esposizione museale di Aboca Museum. Il palazzo si presenta con una facciata seicentesca addossato alla chiesa di San Rocco, XVI secolo; negli scantinati si conservano tracce delle antiche costruzioni medievali su cui si sono realizzati nel tempo successivi accorpamenti.

 Piero della Francesca
 interni Chiesa di San Rocco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Visitando i saloni di questo ambiente suggestivo, abbiamo storicizzato l’evoluzione della farmaceutica attraverso il millenario rapporto tra l’uomo e le erbe medicinali. E’ sempre interessante entrare nelle farmacie storiche che hanno saputo coniugare “innovazione e tradizione” e in Aboca Museum abbiamo trovato precise ricostruzioni dalle antiche spezierie alle farmacie dell’800.
La chimica moderna su impulso dello scienziato francese Antoine Laurent Lavoisier (1743 – 1794) ha rapidamente trasformato questa antica arte. Nei laboratori di spezierie dall’800 al 900, si affermano infatti prodotti derivati dalla chimica farmaceutica e ingredienti medicinali preparati dai laboratori industriali raggiungono le farmacie con la distribuzione all’ingrosso.
Il fascino del passato era nelle raccolte degli antichi strumenti usati dagli speziali come il mortaio, realizzato nei secoli in pietra dura, in marmo, alabastro, ferro, argento, rame, legno.
Bellissime le ceramiche con differenti tipologie : brocche, vasi, alberelli, boccali, bottiglie artisticamente decorate. Importanti le bilance nella preparazione delle ricette a base di erbe medicinali; l’arte dello speziale si avvaleva di grande precisione. Numerosi gli strumenti di laboratorio in vetro, materiale facile da modellare.
Veramente suggestivo è stato entrare nella stanza delle erbe e nella bottega-laboratorio che era l’antica spezieria con i mortai, i contenitori in vetro, le presse, le erbe raccolte in loco e le spezie da importazione.
Le ricostruzioni di preziose tavole botaniche esposte sulle pareti delle scalinate, accentuavano il fascino di un’iniziativa museale il cui fine è sintetizzato in due frasi visibili all’interno della farmacia dell’800 :
“Le erbe medicinali sono una forza della natura creata per tutti i viventi”
“L’Homo sapiens” potrà se vorrà, trovare in natura i rimedi per tutti i suoi mali”

 la farmacia dell'800
 la cella dei veleni
 il laboratorio fitochimico
 
 la stanza delle erbe......
 
 

la sala delle ceramiche

 

 le bilance
 
l'antica spezieria
 
 
 
 la stanza dei vetri

la sala dei mortai

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal settimanale "SETTE",del Corriere della sera, numero 22 del 31 maggio 2013 abbiamo tratto l'articolo di Cristiana Gattoni su VALENTINO MERCATI, presidente e fondatore di ABOCA, dal titolo: "CURO CON LE ERBE MA NON SONO UNO STREGONE".
Scarica il PDF

 

Abbiamo fotografato una farmacia del centro storico di Ravenna in cui sono in vendita diversi prodotti di ABOCA:

 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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