Fiori e giardini tra natura e cultura indietro
Venerdì 6 marzo Sala "Don Minzoni"
Conferenza su: “Fiori e giardini tra natura e cultura” di Elisabetta Gulli Grigioni
Manufatti su carta, di carta, polimaterici, europei dei secoli XVIII, XIX e XX.
E’ stato un privilegio avere con noi la Dott.ssa Elisabetta Gulli Grigioni per la quinta volta nonostante i suoi molteplici impegni.
Difficile presentare la sua attività di studiosa, le numerose pubblicazioni, i saggi in “Lares”, “Il Santo” e in atti di convegni di argomento antropologico, la collaborazione con riviste specializzate, ad esempio “Charta”, ecc., le mostre in cui ha esposto i suoi materiali, collaborando ai relativi cataloghi.
Elisabetta si è dedicata alla raccolta e allo studio di oggetti e documenti grafici legati alla tradizione popolare e all’uso di simboli, in particolare del cuore.
Già i suoi precedenti interventi per il Garden evidenziavano queste tematiche :
1. I fiori e i paesaggi nella simbologia sacra e profana
2. Il fiore e la salute tra miracolo e magia
3. Penne giardiniere: per una botanica figurativa fantastica d’iscrizioni manoscritte su immagini di fiori e piante
4. Fiori abitati. Abitacoli e piedistalli vegetali nell’arte figurativa dall’antichità ad oggi
Nata a Mestre, seguendo i trasferimenti del marito, si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Padova, è vissuta in numerose città, Bolzano, Crema, Ragusa, Milano, Tunisi e infine per la seconda volta a Ravenna a partire dal 1971.
Ed è un suo articolo “Ritorno a Ravenna” pubblicato sulla rivista letteraria Confini (arte, letteratura, storia e cultura della Romagna contemporanea) che ci presenta una Elisabetta che nel “grigiore padano” memore del sole ardente di Tunisi, ama osservare le palme nei giardini o raffigurate sui mosaici o scolpite sui sarcofagi a fianco di pecorelle, che simboleggiano i devoti.
“Ravenna comincia a mostrarmi il suo volto felice” scrive.
Nelle tre preziose, recenti mostre 2010, 2011, 2012 in piazza del Popolo “Una Valentina per Ravenna”, ha evidenziato nei tre cuori immagini simboleggianti virtù della nostra città :
1. l’imprenditorialità e quindi la laboriosità
2. l’accoglienza
3. la regalità
Solo una “ravennuta” come ama dire Elisabetta, poteva elaborare tutto questo.
E non possiamo non ricordare che in occasione del Settembre Dantesco 2014 “La Divina Commedia nel mondo” è stato riconosciuto il lauro dantesco ad honorem alla studiosa d’iconografia popolare dantesca Elisabetta Gulli Grigioni.
Nell’ultimo numero della rivista letteraria Confini troviamo un suo articolo molto interessante “Tra quattrocento passi ……” – Almanacco visionario dantesco – elisabettiano, che anticipa altri importanti lavori di un’infaticabile studiosa.
1 - Composizione ottocentesca di fiori in tessuto sotto campana di vetro
2 - Quadretto devozionale. Produzione probabilmente napoletana secolo XIX. Raffigurazione di s. Vincenzo Ferreri. Tecnica di simulazione di oreficeria mediante sostituzione di stagnole colorate nei vuoti creati in un'incisione della quale sono state ritagliate varie parti. Il fiordaliso compare sia nella cornice interna sia nella cornice conservativa decorata con la tecnica del mosaico in legno a intarsio minuto, tipica della zona di Sorrento.
3 - Quadro di memoria funebre, decorato con fiori ottenuti mediante il ritaglio di bozzoli di baco da seta, di provenienza probabilmente greca. Secolo XX, prima metà.
E' stato rintracciato privo della cornice .
|