Michela Mollia - Villa D Este: un giardino italiano indietro
Mercoledì 6 febbraio 2019 e Venerdì 5 aprile 2019
IL GIARDINO E IL GIARDINO STORICO. VILLA D’ESTE: UN GIARDINO ITALIANO
di Michela Mollia
Cos’è un giardino?
Lo sa Iddio […]
E’ solo un giardino,
In fin dei conti.
Reginald Arkell
(Memorie di un vecchio giardiniere)
Il giardino è un mondo in cui entriamo non solo per vedere, ma anche per partecipare ad una
esperienza che coinvolge tutti i nostri sensi: il calore della pietra al sole, la luce fra le foglie,
l’odore dell’erba appena falciata, la morbidezza di una foglia o la puntura di una spina.
Già il solo vedere richiede una notevole capacità di osservazione che diventa ancora più complessa
dentro un giardino perché il giardino vive e muta nel tempo. Figurarsi quando entriamo in un giardino storico che è tale perché ha superato le insidie del tempo e delle vicende umane.
Ma i superstiti di oggi non sono più gli “originali“. Ciononostante essi mantengono uno spirito eterno, un’atmosfera straordinaria che li rende prima di tutto dei luoghi.
E’ così anche per il giardino storico italiano definito, tradizionalmente, come formale in cui i tratti distintivi sono l’ordine, la simmetria, l’equilibrio. Ma non solo, perché un bel giorno l’architetto rinascimentale affacciandosi dalla terrazza della sua villa si accorge che nel disegno del giardino il paesaggio che lo racchiudeva veniva incluso “naturalmente”.
Un giardino italiano assolutamente straordinario è il giardino di Villa d’Este a Tivoli che si deve all’ambizione e al mecenatismo di uno degli ultimi grandi principi del Rinascimento italiano, il cardinale Ippolito II d’Este . Ma il luogo in cui entriamo oggi è ancora quello voluto e realizzato da Ippolito?
Michela Mollia
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Significativo è stato l’intervento di Michela Mollia che attraverso i due temi - il giardino e il giardino storico – ci ha parlato dei luoghi più affascinanti che l’uomo abbia potuto creare.
Nella conferenza di venerdì 5 aprile, ci ha parlato di Villa d’Este e delle rose che lì sono in coltivazione.
Artista versatile e poliedrica, Michela, unisce due attività diverse, musica e rose, solo apparentemente distanti. Per un decennio ha condotto il vivaio-roseto Rose & Rose Emporium, a Fabro, in Umbria, maturando una notevole esperienza che si è tradotta in numerosi libri e articoli apparsi su riviste specializzate sia italiane che straniere. Per diversi anni è stata consulente per la coltivazione delle rose a Villa d’Este.
Oggi Michela continua l’attività di docente presso il Conservatorio “Gioachino Rossini” di Pesaro.
Maria Elisa Gulmanelli