Dicembre 2016 - Villa Salina - Castel Maggiore (BO) indietro
Dicembre 2016 Villa Salina - Castel Maggiore (BO)
In tibetano la definizione di “essere umano” è a-Go ba, “Viandante”, “Chi fa migrazioni”.
(Bruce Chatwin)
Villa Salina, cinquecentesca, intreccia la propria storia con quella di Marcello Malpighi e dei Conti Salina.
Marcello Malpighi, padre dell'anatomia, istologia, fisiologia, embriologia e medicina pratica,il primo ad osservare
i capillari negli animali ed a scoprire il legame tra le arterie e le vene, legame sfuggito a William Harvey, la acquistò
alla fine del Seicento.
Variano per circa sei decenni i proprietari finchè Giovanni Antonio Salina nel 1762 ne divenne proprietario in forma
stabile. Con la famiglia Salina la villa vive una stagione d’oro, restuari e rinnovi che ne esaltarono la bellezza semplice
e l’impianto austero. Proprio a quell'epoca risale lo splendido soffitto dipinto a tempera nella loggia d’ingresso al
piano terra.
Arricchita la struttura architettonica con due ulteriori blocchi ai lati la famiglia Salina ingentilisce il terreno di
piante, ma solo a metà Ottocento, grazie ai botanici dell'Università di Bologna, fu progettato il parco,
che documenta la presenza di una monumentale quercia farnia dotata di ragguardevoli dimensioni - la circonferenza
del tronco raggiunge i 5,80 metri ,l’altezza i 36 metri e la chioma ha un diametro di circa 30 metri – e di un’età … apprezzabilissima, circa duecento anni. Di pari maestosità limitrofi tasso e tiglio.
La villa, di proprietà della regione Emilia Romagna, è sede di convegni, studi ed eventi, tra cui la rassegna musicale Borghi e Frazioni in Musica che da oltre un decennio dà voce a grandi artisti di diversi generi musicali ospitandoli in luoghi insoliti e suggestivi del territorio bolognese, ville padronali, vigneti, torri e prati parrocchiali, laghetti
e scorci architettonici e naturalistici.
Rita Farneti