Dicembre 2018-Francia... da Chartes alla Bretagna indietro
Dicembre 2018 In terra di Francia da Chartes alla Bretagna
È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono
li vedo. […] La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò
che vediamo, ma ciò che siamo.
(Fernando Pessoa)
Siamo ormai alle porte del 2019. Abitudine consueta a fine d’anno fare bilanci, anche attraverso uno sguardo a
foto, carte, insomma a cose che sappiano ricreare suggestioni.
E ‘ vero che esiste una bellezza nel ricordo, e ne abbiamo prova ogni giorno, ma esiste altresì un’altra bellezza
più intrigante perché nascosta, di cui, consapevolmente o non, siamo alla ricerca, bellezza ancora in grado di
stupirci, anzi di rapirci.
Quasi per caso, in un cassetto della mia libreria, in questi giorni di dicembre, ritrovo le poche righe su un mio
viaggio lontano.
Correva l’anno 2013, la meta era Lourdes. La mistica del luogo mi aveva avvinto ancor prima di metter piede
nel santuario di preghiera e raccoglimento forse più famoso d’Europa.
E ancora davanti agli occhi ho la bellezza della Cattedrale di Chartes, l’allegro e convulso avvicendarsi di turisti
nel porto di St.Malò ed il mistero trattenuto, nonostante lo scorrere del tempo, dalle guglie della fortezza di
Mont S.Michel.
Da qualsivoglia parte lo si guardi Mont SMichel spicca, si staglia, si erge, quasi impera, ricevendo uno sguardo ammirato e, forse, anche un po’ sottomesso perché sa creare quel distacco dal mondo del quotidiano semplicemente col suo fascino di castello arroccato.
Ogni giorno la marea sale, crea circa 14 metri di dislivello, montando con grande rapidità a causa dell’andamento piatto.
Si dice avanzi alla velocità di un cavallo al galoppo, ed è un vero spettacolo, due volte al giorno, la mattina intorno alle 11 e la sera dopo le 23.
Esalta uno splendido e solitario guerriero, una fortezza custode di un tempo e di uno spazio dove anche lo sguardo potrebbe allungarsi senza incontrare (apparenti) ostacoli.
Dopo l’alternanza delle maree, il fango ed i pericoli delle paludi limitrofe, alcune non avvicinabili neanche dalla scarpa più esperta, Mont S.Michel è da sempre restituito ad un tempo quotidiano grazie, anche, all’esposizione abile, senza soluzione di continuità, negozietto dopo negozietto, di souvenirs ed oggetti vari.
Viene quasi da rimpiangere la calma di Chartes, il suo silenzio, l’accostarsi di una bellezza che non pressa, ma è lì, nel gioiello della sua cattedrale, realizzata per volontà dei templari, che hanno profuso anni di studio di tecniche esoteriche .
E’ un fascino che avvolge una costruzione ampia e ricca di particolari, pervasa da ricorrenze matematiche e geometriche, che rimandano a culture lontane, alchemiche ed iniziatiche.
Nelle vicinanze, ultima nota d’incanto, i giochi d’acqua ed i bimbi del luogo che ne diventano scatenati ed eleganti protagonisti.
Poi S.Malò, all’inizio quasi storditi, ma via via partecipi di quel desiderio di vacanza che come contagio accomuna un gruppetto di vacanzieri dopo l’altro.
Sullo sfondo un mare di purissimo verdeazzurro, giochi e le spericolatezze suggerite da un sapore di mare e di sale regalato dalla rustica fascinazione del paesaggio bretone.
Rita Farneti