Giugno 2016 - Parc du Thabor indietro
Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta.
(T. S. Eliot)
Sarebbe banale concludere che non ci si aspetterebbe all’interno di una cittadina composta come Rennes
la possibilità di poter navigare in un mare di verde, un vero e proprio polmone verde. In effetti il giardino è
piuttosto ampio ed ha una bella storia alle spalle. Antica.
Esteso per oltre 10 ettari, è situato nella collina più alta ed è stato proprietà dell’Abbazia di S. Melanio,
fondata dai Benedettini, fino allo scoppio della Rivoluzione francese. Chiamato Parc du Thabor, sembra
in omaggio al più noto monte Tabor, luogo di devozione per chi professa la religione cristiana - su questo
monte avvenne la trasfigurazione di Cristo - e sorto sull'antico frutteto dei monaci di San Melanio, riacquista
nuova fisionomia con la progettazione di D. Denis Bühler.
Arricchito di chioschi, voliere, addirittura di un palco per orchestra ed una serra per aranci (che accoglie il
celebre Café-expo de l'Orangerie) vanta un’incredibile varietà di speci vegetali, più di 3000 piante. Si contano
129 specie di alberi, di cui 34 di conifere. Bearci nei fantastici giardini di rose porta un rinnovato piacere
nell’affrontare la giornata. Ideale per brevi escursioni e picnic consente un’immersione completa nella natura.
E l’incontro con turisti fai da te e sfaccendati, fra chi cerca una sosta e chi medita, garantisce contiguità
non fastidiose. Anzi…
Rita Farneti