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Garden Club

Un orto botanico a Ravenna indietro

Il sogno di un orto botanico a Ravenna, nasce nel 2000.

Le collezioni botaniche scientifiche sono necessarie per svolgere attività di sperimentazione e ricerca,
per consentire la conservazione di specie rare ex situ e per lo svolgimento d’attività didattiche.
Collezioni botaniche scientifiche e corsi didattici su natura, botanica e tecniche colturali richiedono
strutture adeguate in cui poter essere svolte con continuità.
Tali strutture sono identificate in un progetto: l'orto botanico.
 

Si cominciò a parlarne in una conferenza, sul tema delle strategie di
sopravvivenza delle varie specie negli habitat
terrestri,
nella  1.a mostra di piante grasse a Ravenna presso il Chiostro di Dante
alla quale era stato invitato anche il Garden Club.

I primi contatti ci hanno fatto capire che il progetto poteva nascere solo come un riferimento ai modelli culturali della sostenibilità delle aree urbane, e al ruolo del verde dentro le città, così che abbiamo lavorato su diverse iniziative adeguate a sviluppare una sensibilizzazione dei cittadini a tuttti i livelli.

Nei mesi autunnali del 2003 realizzammo, come felice metodo, un ciclo tre d’incontri con specialisti del settore su un tema quasi pittorico, come una tavolozza che chiamammo “I toni del verde”.

Un tentativo di raccogliere esperienze culturali, studi e progettazioni nel tessuto verde delle città, rivolgendoci
agli Enti pubblici, agli istituti scolastici, ai privati, perché ognuna di queste figure aveva un suo tono di verde.

“Il verde pubblico”, un verde importante che va a calarsi sull’ambiente artificiale delle città e cerca di rapportarsi
con il paesaggio;

Questo ci ha fatto riflettere sui giardini e sui parchi pubblici esistenti nel nostro territorio, il loro scopo, il loro uso,
la loro manutenzione.

“Il Verde d’arredo urbano”, tono di verde spesso sottovalutato:

  • il verde stradale,
  • i viali alberati; manutenzione, sicurezza;
  • le aiuole spartitraffico;
  • i vasi portafiori e gli altri elementi d’arredo verde e fiorito.

“Il verde privato”, sottolieando la sua importante tonalità come rappresentazione di naturale serenità e piacevole attrattiva, ma anche dell’importante aspetto pubblico che hanno i giardini delle aree residenziali, e si dà risalto alla necessità di una progettazione a salvaguardia della tipicità del verde nelle aree di nuova urbanizzazione; delle regole dell’ambiente anche nel realizzare il verde come giardino privato.

Importante e non a caso, il Comune di RA, approvò in quel periodo il Regolamento Verde, che dovrebbe
essere divulgato e conosciuto di più, dai cittadini e dagli operatori del settore, perchè traccia le linee di condotta
nella tenuta del verde da parte di privati ed Enti, stabilendo le regole della scelta delle essenze da piantare
perché non siano in contrasto con le peculiarità del nostro ambiente, delle metodologie delle potature che devono effettuarsi come un’operazione di tecnica colturale, sempre basata su precise nozioni scientifiche, che partendo dalle esigenze ambientali, tengano conto, sempre, delle ragioni dell’albero, della sua salute negli anni, della sua importante funzione nel microclima delle città.

Barbara Bartoli ha partecipato a questi incontri, io l’ho conosciuta lì e ci siamo ritrovate a scoprire la sfumatura più forte di quei toni di verde, e cioè l’idea di un Orto Botanico a Ravenna.

Dopo questi incontri, si sono sempre state iniziative, come un continuo sussurro, che ci hanno portato alla realizzazione, il 23 marzo 2007 di un importante convegno dal titolo
GIARDINO BOTANICO a Ravenna: ...un progetto possibile? 

in collaborazione con l’AIAR e il patrocinio della Provincia del Comune di Ra e di diversi Comuni della nostra Provincia nonché della Pro loco di Tredozio.

Da questo convegno sono usciti importanti impegni di concreta progettazione, al punto che siamo ancora qui a crederci.

27 marzo 2008
 

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