Rosetta Berardi indietro
ROSETTA BERARDI siciliana di nascita, romagnola di adozione.
Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e si laurea a Bologna in Storia dell’Arte Contemporanea. Il suo percorso espositivo, iniziato alla fine degli anni ’70 con un linguaggio pittorico, si è poi rivolto alla pratica dell’installazione conseguente all’interesse per i materiali e per la dimensione spaziale.
Negli ultimi quindici anni, la fotografia ha un ruolo importante nella sua produzione artistica. Opere fotografiche che sembrano competere con la tecnica pittorica. Foto in cui l’occhio scruta il particolare, le cose piccole, quelle che custodiscono il senso dell’essere: mani, piedi, sguardi.
Ha al suo attivo numerose personali in Italia e all’estero e ha partecipato a diverse rassegne d’arte tra cui: XXII Biennale di Scultura di Gubbio 1994; XXVIII Premio Vasto 1995; XII Quadriennale Nazionale d’Arte di ROMA 1996; XIV Triennale Internazionale d’Arte Sacra di Celano 1997; 49ma Edizione del Premio Michetti 1997; IX Biennale d’Arte Contemporanea Paraxo, Andora (Savona) 2002; Filigrane, Museo della Ceramica M. Trucco, Albisola 2003; Libri d’artista per Margherite Yourcenar: variazioni dai temi, Roma, 2003; X Biennale d’Arte Contemporanea Paraxo, Andora (Savona) 2004; Fabbrica delle immagini, Biennale delle Chiese Laiche Cervia, (Ravenna), Magazzino del Sale 2004; L’arte ricercata, artedonna_05, San Cataldo (Caltanissetta), 2005; Rassegna Nazionale di Arte Contemporanea Palazzo Baronale di Novoli, NOVOLI (Lecce) 2006/2007; RAVENNA, Museo d’Arte della città, Più opere al mar, le nuove acquisizioni del museo, 2007; Chindiart, International Womens’ Day, Maison de l’UNESCO, PARIGI 2007; Museo d’Arte Contemporanea, Prova d’Autore CALTAGIRONE 2007, 2009 e 2011; Biennale delle chiese Laiche (Ravenna) 2010; Russi, Palazzo San Giacomo, artisti emiliano-romagnoli per i 150 anni dell’unità d’Italia, 2011; LECCE, Triennale di Arte Sacra Contemporanea, 2012; Libriste alla Classense, Biblioteca Classense / Manica Lunga – Ravenna 2013.
Sue opere si trovano oltre che in Collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero: Museo d’Arte della Città (Mar), Ravenna; Museo della Grafica, Bagnacavallo; GCAM, Galleria Arte Moderna, Spoleto; Collezione Albornoz, Spoleto; Collezione ArtEhotel, Perugia; Museo Arte Contemporanea, Lugo; MACAM, Museo Arte Contemporanea all’Aperto Maglione (Torino); Galleria Arte Contemporanea Bernalda (Matera); Museo d’Arte Contemporanea Novoli (Lecce); Collezione MUDITAC, Roma; Collezione FABIO BOCCAGNI, Merano; C.etrA Arti Visive, Sculture nel Parco, Castelbolognese; Museum SANBAO CERAMIC ART, Jingdezhen (Cina); MUSEUM BAGHERIA, Osservatorio dell’Arte Contemporanea in Sicilia, Bagheria (Palermo), EPICENTRO, Museo delle mattonelle, Gala di Barcellona (Messina); Museo Internazionale della Donna nell’Arte, SCONTRONE (Aquila); Museo d’Arte Contemporanea, CALTAGIRONE.
Parte della sua produzione artistica è visibile nel sito www.rosettaberardi.it
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Nel mese di aprile 2013 è stata allestita una mostra personale di Rosetta Berardi dal titolo FLASHBACK, presso la Galleria Il Coccio di via A. Agnello a Ravenna, con opere pittoriche realizzate negli anni 1991/2007.
"Sul piano formale, nelle opere in mostra, esiste il senso di una ricerca tesa alla materialità della superficie, al gusto per la sua scabrosità e preziositào, al piacere dell’uso di un materiale debole e povero (qual è la tarlatana), a un cromatismo basato più sull’accostamento–contrasto di pochi colori, spesso di solo bianco e nero e sul rigore della ricerca."
Una raffinata poetica dei materiali – scrive Silvia Evangelisti su Parol n. 13 – che accanto e oltre al fascino imprescindibile del fare, obbedisce ad una intenzionalità profonda da parte dell’artista, una intenzionalità volta ad affrontare attraverso la materia ed il segno il senso profondo ed interno dell’immagine, la sua essenza prima.
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Nel mese di novembre 2013 è stata allestita una mostra personale di Rosetta Berardi dal titolo STRAPPI, presso la Galleria Ninapì di via Pascoli 31 a Ravenna.
Riportiamo quanto scritto da Chiara Fuschini, curatrice della mostra:
"Il progetto espositivo di Rosetta Berardi alla Galleria Ninapì, dal titolo Strappi, gli strappi violenti della vita, espone opere che rappresentano un "unicum" fra l'immagine dipinta e la fotografia, media molto usata dall'artista.
Rosetta Berardi vive un profondo rapporto con la realtà, si interroga sulle cose, esprime concetti conflittuali con forme semplici, minimali. Nel racconto doloroso dei pini, di sapore romantico, non cede mai a espressioni sentimentali o a seduzioni retoriche.
Il concettualismo, la libertà e precisione espressiva che portano l'artista a catalogare i pini perduti, come reperti archeologici, nel deserto lasciato dall'incendio della pineta ferita, sono espressi con immagini nere che paiono levitare dalla superfice del quadro, come spettri danzanti. L'uso stesso del nero su bianco ne sottolinea l'angoscia ne fa i simboli di un dramma esistenziale che rivela quesiti difficili quanto ineludibili e insoluti.
I grandi visi femminili, violati dallo strappo, impreziositi da cenni di lieve matita, riprendono il tema forte della donna, tanto caro a Rosetta, evidenziando,come ho detto, la sua ricerca, nuova nell'estetica contemporanea, del creare un rapporto fra pittura e fotografia che, attraverso idee e strumenti fra il concreto e l'astratto, ne sottolinea il linguaggio concettuale, la cui lettura è intensa e complessa."
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